Questa mattina, prima di andare a scuola ho voluto innaffiare le piante. Alle sette del mattino stare sul davanzale in un giorno di giugno è qualcosa d’impagabile. E senza volere, ho calciato un osmia che trasportava un pezzo di foglia grande il doppio di lei. La stava portando nel suo nido, sotto al mio vaso di legno. Amano luoghi freschi ma asciutti che foderano con pezzetti di foglia fresca prima di lasciarci le loro uova. Ecco, la situazione mi ha intenerito e consolato allo stesso tempo. L’osmia infatti non sa di Gaza, non sa dell’Ucraina. Non sa nemmeno della guerra in Congo, così come dell’esodo di quasi quattro milioni di persone in fuga dal Sudan. Non sa il perché di queste guerre, di questi spostamenti di popoli, del calcolo cinico che ha deciso la morte di centinaia di persone nonostante ci vantiamo di essere una società democratica, civile e umanamente progredita. Nonostante l’agenda 2030 che ha promesso di liberare il pianeta dalle guerre! Non sa che alcuni esseri umani hanno programmato la morte di migliaia di altri esseri umani, mentre altri ancora stanno semplicemente guardando, testimoni di uno dei momenti più bui della nostra progredita umanità. L’osmia sa una cosa sola: deve assolutamente deporre le sue uova. Lavora senza sosta, nel suo piccolo come tanti altri esseri viventi che come orologi inarrestabili fanno procedere le cose, garantendo a noi umani la presenza di una natura, di un pianeta, di condizioni che comunque, senza la logica perversa del merito, noi continueremo a trovare. Gratis e in abbondanza anche per chi verrà dopo di noi!! E’ il “grande” delle cose che procede rumorosamente e con spirito distruttivo, mentre sotto traccia, il “piccolo” procede inarrestabile per consentire a Madre Natura di andare avanti, comunque, sempre, con certezza, con vitalità, con puntualità. Madre Natura è generosa in sé. E’ un altro Spirito. Non calcola per meriti, colore di pelle, razza, privilegio, e anche questa per noi umani è un’ottima notizia. Madre Natura ha solo una preoccupazione: che tutto vada avanti, comunque, sempre. Con forza, con creatività fantasiosa, con silenzio, senza clamore ma con certezza. E questa è una splendida cosa per noi che ormai mettiamo un prezzo a tutto, recintiamo, accatastiamo, compriamo, escludiamo, schiacciamo, convinti che tutto esiste perché noi lo vogliamo. Eccetto la morte. Siamo una società che distrugge senza rendersi conto della gratuità in cui vive.